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L’AVVERSARIA | Fortitudo Kigili Bologna

Con una vittoria all’attivo nelle prime cinque giornate, la Fortitudo Bologna è alla ricerca della propria identità. Un percorso accidentato, quello della società felsinea, che nel corso dell’estate aveva affidato il progetto nelle sapienti mani di coach Jasmin Repesa che però, dopo appena 40′ di campionato, ha rassegnato le proprie dimissioni, costringendo la Effe a un brusco cambio di direzione.

Per sostituire l’allenatore croato, puntare su un allenatore preparato e amato dal pubblico come Antimo Martino per la Fortitudo è stato quasi naturale. E i risultati dovuti al cambio di guida tecnica, unito all’arrivo di alcune nuove pedine nel roster, iniziano a intravedersi. Nelle quattro gare in cui la squadra è stata allenata dal coach molisano, la Kigili ha ottenuto un successo (con Pesaro) e tre sconfitte, l’ultima delle quali arrivata contro la capilista Olimpia Milano, messa comunque in grande difficoltà dal roster biancoblu per larghi tratti della gara.

Le porte girevoli in casa Fortitudo non sembrano ancora essere state chiuse. Complice una lunga serie di infortuni (ma Groselle, Totè e Gudmundsson dovrebbero recuperare per la gara del PalaLeonessa A2A), la formazione emiliana ha faticato a trovare il giusto equilibrio, anche se il recente innesto di Jabril Durham, voluto fortemente da coach Martino, sembra portare buoni frutti. Nelle due partite disputate finora, infatti, il play statunitense ha distribuito 18 assist, raggiungendo la doppia cifra (10) nella gara con l’A|X Armani Exchange.

Assestata la guida tecnica, sistemata la cabina di regia, ora la Fortitudo sembra interessata all’innesto di una nuova guardia, avendo individuato in Keith Langford la pedina ideale per completare il proprio roster. Contro Brescia, però, l’ex giocatore di Cremona, Virtus Bologna e Olimpia Milano non dovrebbe essere presente e la batteria di esterni, imperniata sul rendimento di Pietro Aradori e Tommaso Baldasso, si avvarrà del contributo di Malachi Richardson, che è il giocatore più indiziato per un possibile taglio.

Con 16.0 punti di media a partita, Aradori è il top scorer della squadra, nonché autentico punto di riferimento del gioco della formazione biancoblu. Costretto a prendersi sulle spalle la responsabilità del gioco della Fortitudo anche a causa delle tante assenze delle ultime settimane, il giocatore bresciano ha risposto sempre presente, raggiungendo sempre la doppia cifra a referto con un high stagionale di 18 punti messo a segno in ben tre circostanze, contro Reggio Emilia, Brindisi e Milano.

Coach Martino si aspetta molto anche da Robin Benzing (14.8 punti di media a gara) e Brandon Ashley (12.0), due delle colonne del roster fortitudino, in attesa del ritorno in campo di Jon Axel Gudmundsson (4.5 assist di media a partita nelle quattro gare disputate finora) e Geoffrey Groselle, che di gare ne ha disputate solo due, al pari di Stefano Mancinelli, finalmente recuperato alla causa dopo aver saltato le ultime tre gare.

Detto dell’ottimo rendimento di Leonardo Totè, ex di giornata da 9.4 punti e 4.2 rimbalzi di media a partita, la stagione della Fortitudo sarà un ottimo banco di prova per testare la crescita di Gabriele Procida: giunto a Bologna da Cantù con un carico di grandi speranze, il classe 2002 sta cercando di dimostrare il proprio valore, anche se il suo rendimento pecca un po’ di continuità. Quando la squadra avrà trovato il proprio equilibrio definitivo a livello di roster, anche il rendimento dell’ala azzurra non potrà che giovarne.

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