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Germani Brescia, l’ora di Crawford e Kalinoski: “Pronti a lavorare per una stagione positiva”

In casa Germani Brescia prosegue a ritmi spediti la presentazione dei nuovi giocatori che compongono il roster della formazione biancoblu. Nella sede operativa di San Zeno Naviglio è scoccata l’ora della presentazione ufficiale di Drew Crawford e Tyler Kalinoski, presenti in compagnia di coach Vincenzo Esposito e del presidente Graziella Bragaglio.

“Do il benvenuto a questi due giocatori importanti – il pensiero del presidente della Germani Brescia -. Stiamo perfezionando l’arrivo di tutti i componenti della rosa, mancano ancora due giocatori. Abbiamo assemblato una squadra di grande energia, che ha componenti importanti in ogni ruolo. Speriamo di entrare in campo il prima possibile, perché abbiamo grande voglia di vedere questi ragazzi all’opera”.

Tocca a coach Vincenzo Esposito presentare nel dettaglio i due giocatori e l’impatto che potranno avere nel corso della nuova stagione: “Drew Crawford è un giocatore conosciuto per ciò che ha fatto in campo, non solo per i due anni che ha trascorso in Italia – spiega l’allenatore della Germani -. Quando abbiamo capito che avremmo potuto perdere Abass, ci siamo indirizzati su un giocatore che potesse darci solidità e qualità. Drew è giovane, ma ha alle spalle anni di pallacanestro giocata ad alto livello. È un giocatore che è tecnicamente è in grado di fare tante cose, potendo occupare due-tre ruoli. Ha maturato esperienze importanti, arrivando a giocare l’EuroLeague. La solidità offensiva e difensiva che Drew potrà darci sarà una delle principali chiavi all’interno del nostro roster”.

“Tyler Kalinoski è un atleta che ho avuto modo di seguire sin dai tempi del college – prosegue Esposito -. Appena sbarcato in Europa, è andato crescendo gradualmente. Questa è una caratteristica che mi fa innamorare di un giocatore: vedere che cresce di anno in anno, mostrando grande voglia di migliorare ed emergere. Tyler farà gruppo dei nostri esterni: è una guardia tiratrice, che potrà muoversi sul perimetro assieme ad altri giocatori importanti”.

“Come accaduto lo scorso anno, non punteremo solo su uno o due giocatori, non avremo delle prime punte – conclude il coach campano -. La nostra idea resta quella di migliorare come squadra. Il nostro sarà un team che avrà più frecce al proprio arco: quando le difese avversarie riusciranno a bloccare i nostri giocatori più prolifici, noi avremo possibilità di variare il gioco. La nostra è una squadra che ha giocatori che possono tutti in almeno due posizioni e la cosa che mi intriga di più è che difensivamente tutti i giocatori a mia disposizione potranno permetterci di sperimentare più situazioni, anche più adatte al basket moderno”.

Parola a Drew Crawford, che nel 2019 è stato l’MVP del campionato italiano: “Sono molto entusiasta dell’opportunità di essere qui – spiega l’ala statunitense -. Non vedo l’ora di tornare a giocare a basket dopo gli ultimi mesi così particolari e sono felice di essere arrivato in una grande città e di fare parte di un’organizzazione così importante, potendo contare su un ottimo staff e grandi compagni di squadra”.

“Sono un giocatore che ha grande fiducia e penso che la prossima stagione possa essere la migliore, come tutti – prosegue Crawford -. Noi giocheremo per vincere e per ottenere più successi possibile. Sono qui per aiutare la squadra ad avere una stagione di successo e raggiungere gli obiettivi: sono molto concentrato per fare tutto quello che serve al team”.

L’ultimo accenno riguarda il padre (Dan, ex arbitro NBA, ndr) e il rapporto con gli arbitri: “Sono molto fortunato perché mio padre mi ha seguito sin da piccolo e mi ha sempre supportato – conclude Crawford -. Sono grato per tutto quello che mi ha insegnato. Da lui ho imparato quanto sia difficile il lavoro che svolgono gli arbitri e in campo mi sforzo sempre di capire le loro posizioni, cercando di essere paziente”.

“Sono molto grato di avere avuto l’opportunità di essere qui – le parole di Tyler Kalinoski -. È una grande esperienza a livello professionale e sono molto contento dei miei nuovi compagni di squadra, che hanno esperienza, leadership e talento. Abbiamo una grande squadra di basket e un ottimo gruppo di giocatori, lavorando sodo possiamo migliorare tanto”.

“Sono un giocatore di sistema, che approfitta di ogni allenamento e di ogni partita per migliorare – conclude la guardia statunitense -. So che il campionato italiano è molto competitivo, me ne hanno parlato anche ex compagni di squadra che hanno giocato in Italia (il riferimento è al play di Cantù Jaime Smith, ndr). Sono entusiasta di poterne far parte. Le mie origini? Come si capisce dal mio cognome, ho origini polacche. Però si parla di tre generazioni fa, attualmente nessuno della mia famiglia vive in Polonia”.

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