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La Germani Basket Brescia saluta Franko Bushati: “Rispettata la sua scelta”

“Non poter continuare a sognare con uno dei figli più amati per noi non sarà facile”. In questa frase di Matteo Bonetti, Patron del Basket Brescia Leonessa, c’è tutta l’essenza della conferenza stampa che si è svolta oggi per salutare Franko Bushati, che da oggi cambia casacca, dismettendo quella della Leonessa indossata per sette brillanti stagioni. Alla conferenza stampa, che si è svolta presso l’Aula Magna della LABA – Libera Accademia di Belle Arti, alla presenza della guardia albanese, del Presidente Graziella Bragaglio, del Patron Matteo Bonetti, del General Manager Sandro Santoro, di Coach Andrea Diana, di Mauro Ferrari, Amministratore Delegato della Germani Trasporti, e di gran parte dei compagni di squadra con cui Bushati ha condiviso fino a oggi la meravigliosa stagione che sta vivendo la Leonessa.

“Io sono il meno indicato a parlare, perché sono una persona che vive di passione – il pensiero del Patron Matteo Bonetti -. Franko per me non è un giocatore qualsiasi, ma è parte della mia famiglia. Non ho mai creduto che potesse partire, ma per noi prima di ogni cosa viene la persona: per questo rispettiamo la sua decisione, anche se con tanta tristezza nel cuore. Franko qui ha vinto tutto, ci ha dato una mano straordinaria a diventare quello che siamo oggi e avrà per sempre la nostra maglia tatuata sulla pelle. Adesso dovremo fare uno sforzo in più, perché gli impegni sono tanti e importanti e vogliamo continuare a fare bella figura ed essere orgogliosi di ciò che stiamo facendo. Ma non poter continuare a sognare con uno dei figli più amati per noi non sarà facile”.

“Siamo primi in classifica, alla vigilia delle gare di Coppa Italia e finora abbiamo vissuto una parte di stagione fantastica – spiega Graziella Bragaglio, Presidente del Basket Brescia -. Ma noi siamo una squadra in cui tutti vincono e tutti perdono e oggi siamo tristi perché salutiamo un giocatore importante per la storia di questa società. Io vorrei che tutti i giocatori avessero le caratteristiche di Franko: egoisticamente avremmo potuto trattenerlo, ma la filosofia della nostra società non è questa. Noi vogliamo far crescere i nostri giocatori e fare in modo che stiano bene. Credo che nella sua scelta ci sia una buona dose di coraggio, lo stesso che ha messo in campo tutti i giorni qui a Brescia. In questo momento lui ritiene che ciò che ha dato a noi debba essere dato a un’altra squadra, nella quale provare a vivere le emozioni che questa società ha vissuto due anni fa. Per questo gli faccio il mio personale in bocca al lupo, pur convinta che in questo momento importante che stiamo vivendo lui avrebbe potuto dare ancora tanto”.

“Chiunque fa questo mestiere sa di poter vivere anche momenti di questo tipo – spiega Sandro Santoro, General Manager del Basket Brescia Leonessa -. La settimana scorsa abbiamo respinto il primo assalto, questa settimana non è stato possibile farlo e l’iter del trasferimento si è accelerato nel momento in cui è arrivata una telefonata ufficiale da parte della società che poi oggi se ne è assicurata le prestazioni. Diamo a Franko la possibilità di realizzare un suo desiderio e io credo che la sua scelta sarà un grande stimolo per noi dirigenti e per la squadra,  che è consapevole di dover sopperire a ciò che lui è riuscito a realizzare per fare in modo che Brescia diventasse una realtà importante come è diventata oggi”.

“Franko è un giocatore che è cresciuto sempre, di stagione in stagione, e con lui ho condiviso tanti momenti – afferma Andrea Diana, coach della Germani -. Oggi va via un pezzo importante della nostra squadra, perché lui si è fatto sempre trovare pronto. Non è una questione di minutaggio, ma ciò che verrà a mancare a noi e ai nostri tifosi è l’apporto umano e la carica che ci ha sempre trasmesso. Franko in questi anni ha ottenuto il rispetto dei compagni e dello staff tecnico e questo è un particolare che nessuno potrà mai togliergli, perché lo ha fatto attraverso il lavoro e il sacrificio”.

“In questi giorni ho capito l’affetto incredibile che mi circonda qui a Brescia – spiega Franko Bushati -, a cominciare dai miei compagni di squadra, che sono stati i primi a capire la mia decisione. In questi ultimi due anni sono cresciuto tanto e ho iniziato a provare un grandissimo rispetto per loro e per quello che fanno in campo. Le ultime settimane per me sono state un po’ strane: mi sono sentito un po’ come un animale in gabbia e ho capito che così non sarei stato d’aiuto ai miei compagni. Mi è stato proposto di restare qui a vita e credo che al mio posto tante persone avrebbero preso una decisione diversa dalla mia. Io, invece, ho pensato che non sarei stato in grado di firmare quel contratto, mi sentivo come se avessi potuto vivere di rendita. Ho sempre vissuto di adrenalina e vivo nel dare e ricevere emozioni. So che qui mi amano e io amo questo posto e per me sapere di essere così tanto considerato rappresenta una vittoria molto più grande che vincere un campionato”.

“Bisogna essere fieri e felici di quello che si è sentito a questo tavolo, perché oggi in Italia lo sport è sempre di più ridotto a una questione di business – la chiusura di Mauro Ferrari, Amministratore Delegato di Germani Trasporti -. Sentire il Presidente e il titolare di una squadra di Serie A in testa alla classifica emozionati perché se ne va un giocatore è qualcosa di particolare, così come la presenza dei suoi compagni di squadra che sono venuti a salutarlo. Definirei quella di Franko una scelta di sfacciata follia, che però personalmente apprezzo: sono convinto che nella vita talvolta bisogna metterci la faccia e prendere delle decisioni difficili. Lui vuole rimettersi in gioco e noi dobbiamo rispettare e onorare la sua scelta”.