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Bresciaoggi – Ghersetti e la Centrale: «Brescia resta nel cuore

Il derby del Garda con Verona è ormai alle spalle e la Centrale del Latte va già in cerca del riscatto dopo lo scontro al vertice. E ora arrivano, una dietro l’altra, le due sfide con le formazioni ciociare a cominciare dalla trasferta di Ferentino, prima di ricevere domenica 30 la visita di Veroli al San Filippo. E proprio la sfida in programma domani si annuncia come un test probante nel quale Brescia ritroverà l’ex Mario Ghersetti (8,5 punti e 6 rimbalzi in 25 minuti di media di utilizzo in questa prima parte del campionato): un «SuperMario» che di Brescia ha solo grandi ricordi del biennio 2010/2012: «Non sarà per me una partita come le altre – racconta – perché a Brescia ho vissuto grandi emozioni e ho passato due anni stupendi. Troverò tanti amici, come Juan Fernandez, il patron Matteo Bonetti e la presidentessa Graziella Bragaglio. Ho tanti ricordi bellissimi ma me li scorderò durante i quaranta minuti del match perché dobbiamo vincere noi». E a proposito di ricordi, una promozione speciale ma non solo tra le cose belle vissute nel periodo bresciano: «Vincere un campionato non è mai facile e Brescia voleva tornare nel basket che contava e per questo motivo quella promozione ha ancor di più un sapore particolare. Ma anche l’anno successivo, al primo anno in Legadue, riuscimmo a centrare i play-off chiudendo dunque nel migliore dei modi il mio ciclo personale». Un Ghersetti che trova analogie tra quella Centrale del Latte che vinse il campionato e la sua attuale Ferentino: «Oggi come in quella squadra sono presenti tanti giocatori di talento ed è fondamentale che ognuno rinunci a qualcosa, per il bene della squadra. Io, Guarino e Pierich, ad esempio, prima di questa esperienza eravamo abituati ad essere i catalizzatori del gioco offensivo ma essendoci in questo gruppo anche giocatori come Thomas, Starks, Bucci e Biligha, bisogna riuscire a trovare un equilibrio che, con il lavoro, stiamo trovando. Anche a Brescia soffrimmo questa cosa nella prima parte della stagione, ma quando riuscimmo a trovare il giusto equilibrio non ci fermò più nessuno». Tra i compagni citati da Ghersetti, c’è anche un certo Paul Biligha che gli appassionati bresciani ricordano in maglia Lic Verolanuova in C regionale poco più che maggiorenne nella stagione 2008/2009 che coincisero con la disputa dei play-off per la formazione bassaiola. Da allora di strada ne ha fatta, arrivando a giocare sia con la Nazionale (giovanile) che in serie A ad Avellino: «E’ assolutamente cresciuto fisicamente e tecnicamente -continua Ghersetti – ha un grande margine di miglioramento e se continua a lavorare con la testa è destinato atornare nel massimo campionato. Noi stiamo bene, siamo in un bel momento e stiamo ingranando dopo un calendario inizialmente difficile; comunque siamo riusciti a vincere in campi non facili come Napoli, o fare grandi partite casalinghe come quella contro Torino». Ci si attende dunque una battaglia: «Noi arriviamo al match agguerriti e anche se rispettiamo i nostri avversari non abbiamo paura. Brescia però è una grande squadra e sono già un bel gruppo, avendo tra le altre cose un asse play-pivot Fernandez – Cittadini che è spettacolare». Ma Ghersetti, che in estate fu vicino ad un ritorno alla Centrale, si vede in futuro ancora con la canotta bresciana ? «A Brescia ho lasciato il cuore e tornerei volentieri. Ho parlato quest’estate con Matteo Bonetti e sembrava ci fosse ad un certo punto la possibilità di un mio ritorno che poi non si è concretizzato. Io avevo tanta voglia di tornare in Italia e sono arrivato in una società come Ferentino nella quale mi trovo benissimo: questo è il mio presente e ora devo pensare a fare il meglio per questa squadra, ma in futuro mai dire mai».

Claudio Canini