Giornale di Brescia – La Centrale che vola stimola paragoni affascinanti
Scrostate tutte le ruggini accumulate nella disastrosa seconda parte della scorsa stagione, in pochi mesi la Centrale è tornata splendida splendente. Un lavoro certosino quello del quadrumvirato Bragaglio-Bonetti-Bartocci-Diana che ha riconsegnato al popolo biancoazzurro una squadra da amare. Perchè non molla mai, ma anche perchè regala spettacolo. I dirigenti hanno scovato gente che ha ancora fame (emblematico che in cima alla lista a Codogno ci sia stato il trentacinquenne Cittadini), il coach ha seminato buoni principi di gioco. Senza identità tattica i biancoazzurri non avrebbero retto l’urto di un match giocato l’altra sera per gran parte del primo tempo senza play: Passera e Giammò out, Fernandez con 2 falli al 5’e 3 al 15′. Chiaramente la manovra d’attacco non è stata fluida come altre volte, si sono viste interpretazioni individuali come mai quest’anno, ma se Brescia ha tenuto botta chiudendo anzi all’intervallo avanti di 1 dopo aver recuperato un «-10» significa che il gruppo ha risorse da andare a pescare anche nei momenti di grande emergenza. «Era molto difficile vincere con Casalpusterlengo, quarta trasferta in dodici giorni, se ci siamo riusciti – dice Mirza Alibegovic Mvp, insieme a Cittadini, con uno scintillante 4/7 da 3 – vuol dire che abbiamo delle qualità e meritiamo di essere in alto. L’importante è mantenere l’umiltà con la quale siamo arrivati fin qui». Secondo posto in solitaria che sa di fughetta per la Leonessa dei canestri: + 4 sulle terze, – 2 dalla capolista Verona attesa mercoledì al San Filippo in un match, già di per sé il più atteso dell’anno e ora a maggior ragione, nel quale il tutto esaurito (da Verona, dove hanno già riempito due pullman, sono attesi in 150-200) non viene nemmeno quotato. La prevendita partirà lunedì e sarà corsa al biglietto per riempire i 2.700 posti (l’omologazione è per 2.500, ma ce ne stanno di più) del San Filippo. Ieri la squadra ha goduto di un indispensabile giorno di riposo. Anche Tomasello, che vive nella stessa casa di Giammò, ha contratto il virus influenzale, ma c’è tempo per recuperarlo. La Centrale del latte ha iniziato come nella scorsa stagione: 6 vittorie su 7; allora fu Veroli alla quarta giornata a fermare la corsa, stavolta è stato Torino alla quinta. In fatto di chimica e spirito di squadra il BBL di quest’armo non ha però parentele con l’ultimo precedente, piuttosto ricorda la compagine che due anni fa Martelossi pilotò a un soffio dalla serie A. «Me n’ero già accorto quest’estate – dice ancora Alibegovic -: siamo un gruppo fantastico. Stiamo sempre insieme, anche a pranzo e cena e in campo ci aiutiamo l’un l’altro. Siamo una squadra di talento, tanti interpreti, ogni volta c’è un giocatore o anche due che riescono a segnare 20 punti. In attacco non abbiamo problemi, facciamo sempre i nostri 80, se riusciamo a stare concentrati anche in difesa possiamo arrivare molto lontano». Prossima fermata derby.
Cristiano Tognoli