Giornale di Brescia – Va di corsa la Centrale di Diana: gioco ed emozioni
Coincidenze astrali, segnali celesti, dopo sei partite si può entrare nel dettaglio di una disposizione tattica, di un’idea di gioco, che può incidere se non proprio decidere la stagione della Centrale. È un basket nuovo, frizzante, veloce quello che sta proponendo la Leonessa dei canestri. L’occhio nudo, senza bisogno di dvd o chiavette per scaricare e rivedere le partite, si è accorto di come la squadra di Diana sia capace di divertire oltre che di vincere arrivando a conquistare il secondo posto in solitaria dell’A2 Gold con una gara da recuperare. Con una media di 84.1 punti segnati a gara, Loschi e compagni si stanno dimostrando una macchina per fare canestro. Tanti, tanti punti nelle mani. Lo si era analizzato e predetto già in estate, le prime sei uscite ufficiali hanno evidenziato una caratteristica ormai ben precisa. Solo con Mantova (68 punti) la Leonessa ha litigato con le retine mentre nelle altre gare ha sempre superato quota 80 punti: 82 con Jesi, 85 con Biella, 98 nell’unica sconfitta di Torino e 87 domenica a Trieste. La squadra sa imporre i propri ritmi e quando non ci riesce, come con Mantova, rischia di non vincere. Difendere forte per correre in contropiede e trovare canestri facili: questo il manta che il tecnico biancoazzurro ha sparso per lo spogliatoio come zollette di zucchero delle quali ognuno può rifornirsi. Sono sempre molti i possessi che la Centrale riesce a gestire e con questi, di conseguenza, diventano maggiori le possibi- lità di fare canestro. Il dato dei rimbalzi offensivi è una chiave di lettura: Brescia è terza nella speciale graduatoria (dietro Casale e Trieste) avendone già arpionati 70. Significa che, oltre alla voglia di sacrificarsi, c’è attenzione nel rimanere dentro il pitturato non dando per scontata una realizzazione del compagna. Un mutuo soccorso che fa di una squadra un gruppo compatto. Nelle carambole spiccano le caratteristiche di saltatore di Justin Brownlee, secondo miglior cacciatore di arance del campionato di A2 Gold con una media di 5.3 a gara. Brescia è sostenuta anche dalle buone percentuali: il 50% esatto da 2 e da un Houdini del parquet come Fernandez (5.8 assist di media, quarto nella generale) capace di far passare il giocattolo anche in certi pertugi che non diresti mai. Lo stesso 33% da 3 di squadra non è malvagio. Evidente la distonia con il gioco dell’anno scorso. Non per responsabilità di Mar-telossi, che pure l’anno prima aveva mostrato ai bresciani una pallacanestro accattivante oltre che vincente, più che altro un problema di amalgama e di costruzione della squadra. Il dualismo Di Bella-Fultz, fatti per non potere stare insieme, si rifletteva in una manovra prevedibile, in ritmi bassi, in giocate troppe spesso individuali con tutti i rischi del caso. Aria nuova, quest’anno. Emozioni e gioco, frustate di nervi. Così è rinata la Centrale. Cristiano Tognoli
DALMASSON: BRESCIA HA PIU’ TERMINALI OFFENSIVI DI VERONA E CRESCERA’ IN DIFESA
Brescia con un migliore potenziale offensivo, Verona più organizzata in difesa. Eugenio Dalmasson, allenatore della Pallacanestro Trieste che nei due ultimi impegni interni ha affrontato nell’ordine scaligeri e biancoblù non si sottrae ai paragoni, per quanto difficili e talvolta antipatici essi siano. «Brescianapiù terminali in attacco – argomenta il tecnico di Mestre che ha lasciato un ottimo ricordo a Montichiari come a Lumezzane – mentre Verona ha giàraggiunto un’invidiabile organizzazione difensiva. Per esperienza mi sento di dire che i campionati, ancor più che le singole partite, si vincono nella propria area, ma anche che una squadra compatta e pronta ad aiutarsi come mi è parsa essere quella di Diana può crescere insieme anche in difesa». Senza trascurare il fatto – ma questa è una considerazione nostra e non di Dalmasson – che mentre strada facendo si possono migliora- re meccanismi ed applicazione difensivi, è pressoché impossibile trovare altri significativi terminali in attacco, ameno di non operare sul mercato. Ma questa è un’altra storia, ancorché possibile, come lo stesso coach di natali mestrini prospetta quando sostiene che «questo campionato è il più equilibrato degli ultimi anni e dunque un innesto azzeccato può fare la differenza: mi aspetto che qualcuno provveda». Ma torniamo a Brescia e Verona. La squadra di Ramagli sta viaggiando alla media di 63.1 punti subiti a partita, essendo incappata proprio a Trieste nella serata meno ermetica (79 punti incassati). Per contro sempre al PalaRubini la Tezenis ne ha totalizzati 93, massimo stagionale a fronte di una media di 80.8. La Centrale invece ne mette a segno 84.1, subendone però 79 tondi. Verona ha largamente la miglior difesa del campionato e Bre-sciail miglior attacco, ovviamente a livello di media, visto che ha giocato una partita in meno. Il dato che in questo momento fa più effetto è però la differenza punti: 124 per i veronesi, 31 per i biancoblù. Vuoi vedere che oltre ad essere solida la Tezenis è anche un po’ maramalda? f. bass.
TIFOSI MOBILITATI DI GIOVEDI’ A CODOGNO, PASSERA MIGLIORA MA NON VERRA’ RISCHIATO
Tifosi mobilitati per la trasferta della Centrale impegnata giovedì (ore 21, diretta su Radiobresciasette e cronaca testuale sul sito del nostro giornale) nel recupero di Codogno contro Casalpusterlengo. Dovrebbero essere almeno 150, forse 200, i supporters che seguiranno la squadra nella breve trasferta in terra lodigiana (un’ora di auto, ci si arriva uscendo a Piacenza nord). Il ritrovo è alle 18.40 al piazzale antistante il circo dove ci si organizzerà con le auto. Partenza alle ore 19: per i biglietti, chi ha quelli acquistati il 12 ottobre può utilizzarli mentre per gli altri l’acquisto sarà fatto in loco. La squadra intanto ieri ha goduto di un giorno di riposo. «Meglio così – sostiene Diana – perchè so che da oggi avrò giocatori più attenti all’allenamento». In leggero miglioramento la distorsione alla caviglia di Passera, che però quasi sicuramente non verrà rischiato giovedì, c.t.