Giornale di Brescia – A Torino il Basket Brescia cade per la prima volta
Il recupero di Torino interrompe la marcia trionfale della Centrale ma conferma la solidità prima di tutto morale della squadra bianco-blu. La Manital trova una serata di particolare vena offensiva, con un Amoroso che fa per sé e per l’assente Mancinelli (27 punti con 6/7 con 7 rimbalzi, 4 dei quali in attacco), cinque giocatori in doppia cifra e due a quota 8, superando quota 100 a due minuti dalla sirena, eppure la Centrale non sfigura affatto, tiene la gara viva fino alla fine e questo nonostante gli infortuni occorsi a Passera e Bene-velli che si aggiungono al mal di schiena che condiziona da due partite Cittadini. La classica situazione nella quale agli sconfitti viene reso l’onore delle armi, come si è affrettato a fare il coach di Torino Bechi, lodando la squadra avversaria ed il suo allenatore, capace di darle una precisa fisionomia in poche settimane di lavoro. Unafisio-nomia che ben conosciamo: nessun timore a prendersi un tiro rapido appena ve ne siano le condizioni, la capacità di spingere dopo avere recuperato un pallone o conquistato un rimbalzo (il problema casomai è stato che ieri la Centrale sotto le plance non è stata all’ altezza delle precedenti uscite e le palle recuperate sono state soltanto due), la voglia e la capacità di non arrendersi mai. Detto degli infortuni – ai quali dobbiamo aggiungere la botta in testa presa da Nelson che lo ha costretto prima in panchina e poi in campo con un vistoso turbante – va immediatamente segnalato che Fernandez è nuovamente incappato in due faUi in poco più di due minuti, una sorta di vizio assurdo, non fosse irriguardoso citare Pavese nella città in cui ha posto fine ai suoi giorni e per di più parlando di un gioco. Due falli che l’hanno costretto in panchina dopo un inizio promettente suo e della squadra (4-0) condizionando di fatto la gara (sua e della squadra) a maggior ragione alla luce dell’infortunio alla caviglia di Marco Passera I SINGOLI Amoroso fa per sé e per… Mancinelli Ibiancoblù ritrovano subito i due americani e si avvalgono del miglior Loschi non far sentire troppo l’assenza del Lobito reduce dalai prestazione eccezionale di Casale. E in effetti, dopo che la partita aveva preso una brutta piega per i biancoblù (39-22) al 3’50” del secondo quarto) ci siamo tutti aggrappati al fresco ricordo della tra-sfertanel Monferrato, anche se l’entità del danno allora era stata minore (10 punti e non 17) e l’avversaria oggettivamente più forte. Altrettano hanno forse fatto i biancoblù, capaci di ricucire o quasilo strappo risalendo sul 49-44 un minuto dopo l’intervallo. Un mezzo rmracolo, al quale però la Manital ha opposto un immediato 7-0 che ha ricacciato indietro Brescia. Un segnale forte, che si è ripetuto sistematicamente nel corso di un incontro caratterizzato da fughe e contro-fuge, allunghi e recuperi, scatti da una parte e dall’altra. Senza però che la Centrale riuscisse mai ad agguantare l’avversaria, né che Torino potesse alzare le braccia dal manubrio per festeggiare anzitempo una vittoria comunque meritata. Una nota di colore per chiudere. Sul 23-16 a 87″ dal termine del primo quarto il tabellone luminoso è andato in tilt e la partita è stata sospesa per una decina di minuti. Il parziale è stato poi completato in qualche modo e poi tutto ha ripreso a funziona- che stava facendo del suo meglio per re, Oddio, quasi tutto.
Franco Bassini