Giornale di Brescia – La Centrale a Torino: serve una prova da grande
Con il morale alle stelle e l’incognita Cittadini, la Centrale recupera stasera a Torino alle 20.30 (diretta su Radio Bresciasette, aggiornamenti in tempo reale su www.giornaledibrescia.it) la gara originariamente in calendario il 19 ottobre, rinviataper il black out dell’impianto elettrico del PalaRuffini. Per entrambe le formazioni si tratta del quinto impegno in campionato, dovendo Brescia completare la partita di Codogno con Casalpusterlengo e la Manital disputare la sfida interna con Napoli. Due avvii parimenti zoppi che hanno avuto conseguenze diverse sulla classifica, visto che Brescia (stasera accompagnata anche da una ventina di tifosi) è a punteggio pieno, mentre la squadra di Bechi ha già perso due volte, a Biella e Trapani, avendo però affrontato tre trasferte (consecutive) e una sola gara interna, l’esatto contrario della Centrale.
Presentatasi ai nastri di partenza con i favori del pronostico – esattamente come un anno fa, quando venne poi eliminata da Trento in una semifinale che di fatto valeva la promozione – Torino non sta incantando, né l’agevolai ‘indisponibilità di Mancinel- li, operato la settimana scorsa al gomito e indisponibile fino a gennaio. Assenza pesante, tenuto conto che l’ex fortitudino, oltre a segnare una media di 20 punti, era stato il miglior rimbal-zista di una squadra che non si distingue sotto le plance. Per contro Brescia stasera potrebbe essere costretta a rinunciare a Cittadini, sofferente alla schiena. Il pivot lunedì e ieri non si è allenato, limitandosi alle terapie del caso: sul suo utilizzo, in oeni caso Darsimonioso, una decisione verrà preso nell’imminenza della gara. Gara che diventa così ancora più complicata di quanto già non fosse alla luce della qualità dell’avversaria e in particolare di Lewis che domenica contro Forlì ha messo a segno 38 punti con 10/14 da3 e che sta viaggiando a una media di 27.6 punti con il 60% nel tiro (67% da 2 e 56% da 3) e il 91% nei liberi subendo ben 6.3 falli a partita.
«Siamo attesi da una trasferta impegnativa – conviene coach Diana – contro una squadra reduce da due vittorie consecutive e un roster di tutto rispetto anche in assenza di Mancinelli. Se per Lewis parla a sufficienza l’ultima prestazione, l’altro statunitense Berry è un rookie che avevamo seguito in estate, che si sta adeguando al nostro basket ed è in crescita. Giachetti è poi un play maker esperto e dalla mentalità vincente, mentre il quintetto di partenza ultimamente è completato dai lunghi Roselli e Amoroso. Nell’insieme si tratta di una squadra molto pericolosa da fuori, ragion per cui dovremo porre grande attenzione sul perimetro. I rimbalzi saranno determinanti, anche per provare a correre. L’obiettivo è tenere il ritmo alto, come ci è congeniale, prendendoci anche tiri rapidi, se ci sono le condizioni».
Cosa è cambiato rispetto alla prima vigilia? «L’assenza di Mancinelli è importante, anche se Amoroso sa farsi valere in post basso. Il piano partita è comunque simile». Le due vittorie ottenute nel frattempo su Biella e Casale vi daranno maggior fiducia. «La nostra filosofia non cambia: cerchiamo di lavorare il meglio possibile in settimana per continuare a crescere. Queste quattro partite ravvicinate ci impediscono di allenarci come vorremmo e non ci resta che sperare che quanto già svolto possa bastare. Per il resto si tratta di recuperare le energie per poi giocare con pari intensità».
La vittoria varrebbe il secondo posto solitario nella scia di Verona con una gara da recuperare. «In questo momento non guardiamo la classifica. Abbiamo bisogno di tempo per cercare di sistemare tanti particolari. Consideriamo la partita principalmente come una verifica del lavoro svolto. Poi è chiaro che se vinciamo siamo contenti. Ciò che conta è fare sempre uno step in più, affrontando con successo situazioni diverse. Da questo punto di vista la gara di Casale è stata importante».
Franco Bassini