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Martelossi: «Serviva un atteggiamento diverso»

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Al termine della brutta sconfitta casalinga per mano di Ferentino, l’atmosfera in sala stampa non è delle migliori, per usare un eufemismo. Al comunque pacato entusiasmo di coach Gramenzi, fa da contraltare la tristezza sul volto di Alberto Martelossi.

“Era una partita di fondamentale importanza per noi – esordisce l’allenatore ospite – e sono contento che siamo riusciti a mettere in campo una continuità di rendimento per tutti i 40 minuti, un aspetto che spesso ci è mancato quest’anno. Sono due punti importantissimi, sia perché ci consentono di ribaltare lo scontro diretto, sia perché ci permettono di continuare a sperare in un posto nei playoff. I segreti della vittoria? Ho visto una squadra compatta e attenta alle piccole cose, ai dettagli. Siamo stati bravi a non disunirci quando Brescia è andata sul +1 dopo le triple di Bushati e Fultz, oltre all’aver concesso meno secondi tiri rispetto al solito. Insomma mi sembra di poter dire che abbiamo fatto un’ottima prova di squadra. Compagine da trasferta? In effetti stiamo ottenendo risultati importanti lontano dalle mura amiche. In effetti però, è da quando siamo al completo (dall’ultima di andata, ndr) che abbiamo fornito ottime prestazioni e cambiato marcia. Ora è importante continuare a essere lì, lottare fino all’ultimo e fare del nostro meglio per raggiungere il traguardo playoff”.

“Chiaramente non ho troppa voglia di commentare quella che poteva e doveva essere una serata di festa e che invece si è trasformata in una delle più brutte partite della stagione – esordisce coach Martelossi –. Non possiamo essere contenti di quello che abbiamo fatto vedere, anzi ovviamente siamo piuttosto arrabbiati. Sicuramente c’è qualcosa che non va, perché non puoi andare sopra di uno con due triple, che dovrebbero darti carica e spinta, e subire poi un parziale di 11-0 che chiude la partita. Dovevamo avere un atteggiamento diverso, soprattutto dopo la bella vittoria di domenica scorsa. I nostri tifosi si aspettavano e si meritavano questo, invece non siamo stati in grado di giocare come volevamo. Certo, poi quando piove grandina, se consideriamo i problemi fisici a Giddens, Bushati e Di Bella durante la partita. Oltre a questo, va detto che il nostro atteggiamento, in una delle partite più importanti della stagione, non è stato positivo. Peccato, perché ero convinto avessimo lavorato bene, anzi meglio di altre volte, durante la settimana”.

“Sicuramente non ci hanno aiutato le pessime percentuali al tiro – continua Martelossi -, che ci hanno fatto perdere fiducia oltre che in difesa, anche in attacco. La zona? Sapevamo che Ferentino l’avrebbe utilizzata, anche se forse non ci aspettavamo che lo facesse fin dal primo possesso e per lunghi tratti del match. Ma, come dicevo prima, le nostre percentuali al tiro sono state un buon motivo per continuare a riproporla. Sconfitta decisiva per il prosieguo della stagione? Non voglio pensarci. Dico solo che adesso stacchiamo la spina qualche giorno per la pausa della Coppa Italia e poi parlerò con i ragazzi. Ma sono convinto che anche loro vorranno rituffarsi in questo ultimo mese di campionato cercando di mettere in campo tutto quello che hanno. I fischi? Come ci hanno applaudito nei momenti fantastici che abbiamo vissuto in questo Palazzetto, ci sta che possano manifestare il proprio disappunto per una brutta sconfitta. D’altronde anche Ferentino è la testimonianza di come si possano alternare grandi vittorie a prestazioni sotto tono, anche se ovviamente bisognerebbe cercare di evitare questo tipo di alti e bassi”.

Interviene poi Franko Bushati: “Non c’è molto da dire. Sembrava una gara simile a quella di settimana scorsa con Trapani, perché la mia tripla e quella di Robert (Fultz, ndr) sembravano poter essere la spinta per rimettere il match sui nostri binari. Invece da lì in poi siamo spariti e loro hanno fatto quello che volevano, con contropiedi e canestri facili. E questo non è accettabile, soprattutto in casa nostra. La settimana di allenamenti? Evidentemente non ci siamo approcciati al match nel modo giusto, perché quello che fai durante la settimana si riflette per forza di cose poi al momento della partita. Ora che succede? Quello che è certo è che vogliamo rimetterci in carreggiata. Sappiamo che la situazione è drammatica perché abbiamo tutti gli scontri diretti a sfavore. Ma dopo la Coppa Italia vogliamo andare a Casale e Napoli e fare di tutto per portare a casa due successi. Solo in questo modo potremmo avere ancora qualche piccola chance di accedere ai playoff. Lo dobbiamo ai nostri tifosi”.